foto di un albero vecchio

Dal 2015 nelle Marche è iniziato un percorso volto

a selezionare le eccellenze territoriali, per valorizzare il potenziale viticolo presente nei Castelli di Jesi.

Due i vigneti che, a oggi, danno vita a selezioni dedicate: San Sisto produce l’omonimo cru, il Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva San Sisto

foto macro di foglie d'uva

Maiolati produce il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Massaccio.

Entrambi i vigneti hanno la fisionomia di una piccola tenuta, con casolari al centro della proprietà e filari di vite tutti attorno. Il più antico di questi contadi, che per importanza e storia ha dato il nome al progetto, è San Sisto, che da anni produce uno dei vini bianchi più riconosciuti e premiati nel panorama nazionale.

i vigneti

fide et

amor

restau

ravit

xviii - xix
43° 28’ 36” N, 13° 5’ 52” E
foto di una casa vecchia di campagna

Il logo di Tenute San Sisto rappresenta la facciata della chiesa omonima che sorge al centro del contado, la cui storia è antichissima e risale, in base alla prima documentazione disponibile, al 1199, e attesta che la chiesa e l’adiacente monastero facevano parte dell’Abbazia di Sant’Elena sull’Esino. Tra il XVIII e il XIX secolo la chiesa venne ricostruita insieme ai poderi circostanti e la zona mantenne il nome di San Sisto dal vallato di San Sisto che dall’alto della collina di Maiolati scende verso l’Esino.

I continui restauri, a opera della chiesa prima e dei diversi proprietari poi, testimoniano l’amore per la bellezza e il valore di questo luogo, come riportato sull’iscrizione marmorea posta all’interno della chiesa durante l’ultima ricostruzione: Fide et amor restauravit.

vigneto san sisto

La vigna storica di San Sisto si trova sul versante nord del comune di Maiolati Spontini

Una dolce collina che degrada fino all’Esino, corso d’acqua che ha sempre avuto un ruolo determinante per l’agricoltura dell’areale. Il vigneto copre un’area di 30 ettari, collocato su un rilievo che va dai 250 ai 350 metri, esposto a nord/nord-est.

Un luogo unico, perfetto per la coltivazione del verdicchio, grazie soprattutto all’esposizione che garantisce un clima decisamente più fresco, e a suoli calcareo–alcalini con una componente argillosa. Caratteristiche che conferiscono struttura minerale, marcata acidità e freschezza aromatica, tali da rendere il Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva San Sisto molto adatto ai lunghi invecchiamenti.

foto di una collina coltivata con alberi d'uva
43° 28’ 36” N, 13° 5’ 52” E
vigneto MAIOLATI

Sul versante sud del comune di maiolati spontini, che guarda la Cupramontana, è collocato il vigneto Maiolati

che si adagia, con i suoi 24 ettari, su un rilievo a oltre 400 metri, disposto a forma di anfiteatro. Questa vigna, il cui primo impianto risale al 1967, è stata poi reimpiantata nel 2005, mettendo in pratica tutte le conoscenze acquisite in oltre 60 anni di storia enologica sulla coltivazione del verdicchio.

I suoli sono di medio impasto, leggermente alcalini e calcarei, una composizione ideale per ottenere vini ricchi di corpo, di estratto, fini e profumati. L’altitudine, che favorisce una buona escursione termica tra il giorno e la notte, soprattutto nell’ultima fase della maturazione, esalta gran parte di queste caratteristiche.

foto di una collina coltivata con alberi d'uva
43° 28’ 36” N, 13° 5’ 52” E